Materiale informativo

VIVO primavera 2025
A fianco dei pazienti fin dalla prima ora
In questo numero di VIVO presentiamo la varietà dei servizi per bambini e giovani che offre la Lega polmonare. Nel ventre materno Timo ha avuto un’emorragia cerebrale che gli ha danneggiato importanti nervi cranici. Nel «team Timo» c’erano tutte le persone impegnate perché il piccolo sopravvivesse, tra cui Tanja Schärli della Lega polmonare.

VIVO autunno 2024
Sul palco con la maschera CPAP
Anne Neyroud, influencer di maschere CPAP, è una donna attiva con uno spiccato senso dell’umorismo. Quando le viene diagnosticata l’apnea del sonno, l’apparecchio CPAP prescritto dal medico le stravolge la vita. Dal russare, alla libido fino agli incontri presso la Lega polmonare, racconta con ironia la sua quotidianità, rompendo vari tabù.

VIVO primavera 2024
«Senza di lei non sarei più qui»
Josef Schuler era appena andato in pensione, quando gli viene diagnosticata la BPCO: è un duro colpo per lui e sua moglie. Ma il suo carattere tenace e l’amore della compagna lo aiutano a vivere al meglio ogni giorno.

VIVO autunno 2023
Una maratona come sfida
Samuel Graf ha la fibrosi cistica. Nonostante questo, in primavera ha partecipato con l’amica Helena Schmid alla mezza maratona di San Gallo.

VIVO primavera 2023
«Lungo il cammino si crea vicinanza tra le persone»
Claudio Menghi, paziente della Lega polmonare vodese, ha percorso per quattro settimane il Cammino di Santiago. Sempre nello zaino: il suo apparecchio CPAP per mantenere aperte le vie respiratorie di notte.

VIVO autunno 2022
«Aprire la propria casa ai rifugiati»
Dalla scorsa primavera, Daniela e Daniel Gasser- von Arx ospitano Anastasiia Sukhenko e suo figlio Stanislav, che hanno dovuto lasciare l’Ucraina a causa della guerra. Questa situazione particolare richiede disponibilità e tolleranza da parte di tutti.

VIVO primavera 2022
«Mai gettare la spugna»
Una rara malattia polmonare ha danneggiato i polmoni di Dino Howald così gravemente da renderlo dipendente dall’ossigenoterapia 24 ore su 24. Ma non si è dato per vinto e, un passo alla volta, è tornato a vivere.